Ai tempi di Sanremo


Appuntamento che si ripete, anno dopo anno, portando la sua brava dose di prevedibilità, rassicurazione. Sanremo come certezza, puntuale ricorrenza che lascia la libertà di partecipare o contestare, dispensare elogi, critiche, indifferenza.
Il Festival di Sanremo accende in me ricordi: ai tempi del liceo coincideva con la chiusura del primo quadrimestre, periodo in cui trascorrevo la notte a studiare, concedendomi soltanto qualche breve frammento di canzoni. Il ricordo vivido di Sanremo è l’immagine di mia madre che mi sveglia la domenica mattina annunciandomi i vincitori.
Il sabato sera di solito uscivo e una volta rientrata a casa lanciavo una veloce e distratta occhiata alla trasmissione che mia madre seguiva e nelle settimane successive mi limitavo a subire il bombardato di ritornelli che ogni Sanremo lasciava dietro di sé, come coriandoli alla fine di una sfilata.
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Vita online e Vita offline

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Questa volta con la consueta staffetta di blog in blog che mette in rete e in relazione diverse idee su uno specifico argomento scelto di mese in mese ci siamo date un tema tosto:

Vita online e vita reale. Rette parallele, convergenti, divergenti?

E forse più del solito potrò rimanere incantata dalle letture diverse che ognuno di noi potrà offrire sul tema.

Lasciando fermentare queste parole nella mia mente, mi sono ritrovata a sintetizzarle in vita online e vita offline, non vedo rette parallele o divergenti.

Il punto di convergenza lo vedo come un auspicio e lo immagino come un possibile momento nel quale la maggior parte del mio tempo offline avrà il sapore di quegli attimi che scelgo di narrare e i miei pensieri raggiungeranno la lievità che a volte soltanto di notte assumono quando si muovono liberamente nel silenzio seguendo il suono delle dita sui tasti.

Pezzettini della mia vita stanno dando forma a un blog, la possibilità di narrare frammenti di vita mi permette di non rimanere travolta dal vorticoso susseguirsi della quotidianità. L’idea di poter narrare mi aiuta a pormi in una diversa prospettiva, la modalità online mi dona benefici e sogno di poter ricambiare, attraverso la condivisione in rete, mettendo a disposizione un angolo nel quale sostare per poter osservare la vita da un altro punto di vista e poi tornare alla gestione della quotidianità con rinnovata energia e nuove idee.

Da quando ho scelto di dedicare parte del mio tempo a questo blog guardo con occhi diversi la fatica dell’essere mamma, riesco a sorridere di fronte a pavimenti imbrattati di cibo, figli bagnati di pioggia che per completare l’opera si lanciano dentro una pozzanghera, quintali di sonno imputabili al meraviglioso tetris notturno. Continua a leggere

Vortici

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Pensare, desiderio infinito di fermarsi, di scrivere e ritrovarsi a distanza di settimane dall’ultimo post pubblicato in uno di quei rari momenti di grazia in cui si sente lo scorrere del tempo.
Adesso rimando la mia doccia notturna di qualche minuto (si sa che le mamme devono inventarsi il momento “giusto” per riuscire a iniziare e terminare la doccia), sperando fortemente che il primo risveglio notturno di Laura sia quanto più avanti possibile da permettermi di asciugare tutti i capelli, e magari passarci su anche la piastra, mentre sogno di poter infine completare l’opera con una passata di smalto sulle unghie ; ) Sparo in alto questa notte, così in alto da concedermi il lusso di fermarmi, ritrovare il mio spazio in questo blog, condividendo le immagini di Iole e delle sue performance.
E si, dopo aver messo a letto i bimbi, ed essermi a mia volta addormentata, riesco ad alzarmi, (grazie ai perseveranti tentativi di Super Lucky di sottrarmi al mondo dei sogni) per dedicarmi alla cura di Iole, la pasta madre che vive nella nostra casa da quasi un anno, pasta madre che aspetta paziente nel frigo il giorno giusto in cui con calma provo a dedicarmi a lei e a usarla per l’immancabile appuntamento settimanale con i Pancake.

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