Ai tempi di Sanremo


Appuntamento che si ripete, anno dopo anno, portando la sua brava dose di prevedibilità, rassicurazione. Sanremo come certezza, puntuale ricorrenza che lascia la libertà di partecipare o contestare, dispensare elogi, critiche, indifferenza.
Il Festival di Sanremo accende in me ricordi: ai tempi del liceo coincideva con la chiusura del primo quadrimestre, periodo in cui trascorrevo la notte a studiare, concedendomi soltanto qualche breve frammento di canzoni. Il ricordo vivido di Sanremo è l’immagine di mia madre che mi sveglia la domenica mattina annunciandomi i vincitori.
Il sabato sera di solito uscivo e una volta rientrata a casa lanciavo una veloce e distratta occhiata alla trasmissione che mia madre seguiva e nelle settimane successive mi limitavo a subire il bombardato di ritornelli che ogni Sanremo lasciava dietro di sé, come coriandoli alla fine di una sfilata.

Nel periodo post-universitario incontro poi Riccardo, collega di Master ed intenditore del Festival, capace di farmi vivere il lato sociale di Sanremo, il riunirsi tra amici per cantare, ballare, mangiare e commentare. Riccardo e le sue recensioni sui testi pubblicati sul “Tv Sorrisi e Canzoni”. Recensioni che ti fanno venire voglia di vedere il Festival! Recensioni che gettano ponti tra cantanti, canzoni e la vita.
Cominciano, allora, i miei tentativi più o meno riusciti di seguirne qualche pezzetto insieme a mio marito, fosse anche per avere una ragione in più per darci un appuntamento sul divano, per concederci un paio di serate di relax. Quando riusciamo lo guardiamo insieme agli amici e Sanremo assume ancora un’altra connotazione, pian piano cominciano a formarsi intrecci di ricordi.

Quest’anno la svolta: Sanremo è diventato un impegno ; )
Ho scelto di partecipare come mamma media partner al #mammeasanremo e mi sento legittimata a seguire tutto lo spettacolo sino alla fine per poi rispondere, come membro del “gruppo di ascolto” formato da una giuria di mamme, al variopinto questionario che ricevo a conclusione di ogni serata.
E Sanremo diventa occasione per intrecciare gli sguardi e i commenti, per assaporare i tweet di chi delicatamente osserva e rimanere un pò basita di fronte ai tweet strabordanti di critiche.

Mi sposto un po’ più in là con le letture, intorno al Festival fioriscono anche riflessioni profonde che vorrei con voi condividere. Vi segnalo questo articolo di Ezio Tarantino sulla scelta dei piano di ascolto linkato nel blog del mio maestro Massimo Giuliani.

http://massimogiuliani.wordpress.com/2014/02/20/piani-dascolto/

Buona lettura!

 

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