Confessioni di una casalinga part-time

mammamari_perfect_careLo confesso: trovo rilassante stirare, ma questo, purtroppo, non si traduce nel praticare quotidianamente quella che potrei anche considerare una piacevole attività.
Adoro togliere pieghe, sentire il profumo del bucato, prendermi cura di quello che indosseranno figli e marito e, soprattutto, lasciar fluire i pensieri su quegli abiti, sul tempo che scorre, sulle stoffe logore, sui nuovi colori. La mia mente corre al passato e fantastica sul futuro. Ho avuto sempre un debole per la biancheria e per le storie che si possono leggere nella trama dei tessuti. Ricordo le mie pause studio durante la trascorsa vita universitaria a Palermo. Aprivo la veranda della cucina, alzavo il naso all’insù e guardavo uno per uno i panni che la famiglia che abitava sopra di me aveva steso. Anche la loro era una famiglia di cinque persone…

Quando conobbi mio marito dopo poche settimane ci trovammo a condividere la casa nella quale abitavo, ma per tanto tempo lui continuò a lavare i suoi panni a casa dei genitori e io, che tanto desideravo inglobare le nostre due vite, attendevo con trepidazione il momento in cui avremmo condiviso anche la lavatrice. Insomma vi potrà sembrare patetico incredibile, ma io ricordo ancora la prima t-shirt che gli stirai. In verità non era neanche una t-shirt, ma una sorta di canotta che lui utilizzava per andare in palestra. Quando me la trovai sotto le mani per stirarla i miei pensieri cominciarono a correre veloci. Provavo gioia per questa nuova intimità condivisa e guardavo con occhi stupiti quella maglietta che non mi piaceva affatto, maglietta che ho poi imparato ad amare e anche a non stirare perché adesso tutto quello che indossiamo per fare attività sportiva non lo stiro e così facendo proviamo a risparmiare un po’ di tempo per tentare di dedicarlo ai nostri sport.
La biancheria parla del tempo che è passato, strofinacci nuovi, pescati dal baule del corredo che aveva preparato mia nonna, cominciano a logorarsi, piccoli buchi raccontano di cene con gli amici, pranzi domenicali, rigurgiti e nuove manine che provano ad asciugare vecchie stoviglie.
Nel mio cestone ci sono le lenzuola del lettino e mentre tolgo le pieghe penso a quando mi ritrovavo a stirare le stesse cose diciotto anni fa quando vestivo i panni della giovane zia universitaria che trascorreva qualche week end dalla sorella per giocare con i nipoti e alleggerirla dai panni da stirare. Alcuni di quei lenzuolini sono poi passati ai miei figli.
Quando stiro i vestiti dei miei figli mi connetto mentalmente con le amiche che me ne hanno fatto dono. Di ciascun abito ricordo la provenienza, il passaggio da bimbo in bimbo, la persona che ce lo ha regalato per un’occasione speciale o per il semplice piacere di fare un regalo inaspettato.
Stirare può, così, trasformarsi nello sfogliare un album di vecchie e nuove fotografie.
Da quando la nostra famiglia è passata da due a tre figli, però, è stato per me necessario trovare una nuova organizzazione domestica e così ho cercato nella rete nuove idee per gestire in maniera più efficace la casa e ho trovato tanti piccoli trucchetti per risparmiare tempo e concentrarsi sull’essenziale. Molto tempo lo si può guadagnare proprio sottraendolo allo “stiro”.
Nel passaggio da due a tre figli mi ritrovo a correre dietro ai panni, c’è un quotidiano e inarrestabile flusso cestone-lavatrice-asciugatrice e se a questi passaggi dovessi aggiungere anche lo stirare mi ritroverei con montagne insormontabili e ingestibili dalle quali pescare i vestiti da indossare. Per queste ragioni mi trovo adesso in una fase del ciclo di vita nella quale devo notevolmente ridimensionare il numero di cose da stirare e quando, nonostante la mia cernita iniziale, il cestone della biancheria pulita supera il livello di guardia “offriamo” a mia suocera un pacchetto di abitini prendendo mooolto sul serio la sua disponibilità ad aiutarmi a stirare.
Mio marito considera, invece, da sempre lo stirare un’attività inutile, ma ultimante le cose sono cambiate: mi è stato proposto di testare il nuovo ferro da stiro Philips PerfectCare e da quando è arrivato in casa nostra super Lucky è stato lì ad esortarmi a stirare, INCREDIBILE!!! Voleva subito sapere come lo trovavo, cosa me ne sembrava.
Incontrai per la prima volta questo ferro da stiro al mammacheblog e lì tocco ai papà provarlo durante una gara di stiro in cui c’era da scompisciarsi sbellicarsi dalle risate.
Il suo punto di forza è, a mio avviso, la maneggevolezza e la leggerezza. Non occorre regolare la temperatura e così mammamari può continuare liberamente a perdersi nei pensieri riducendo il rischio di rovinare i vestiti. In effetti sembra incredibile come riesca a stirare lana e tessuti delicati senza rovinarli e senza appiccicarvisi su come faceva il mio vecchio ferro da stiro. Adesso non devo più separare i vestiti per tessuto e selezionare la temperatura adeguata perché basta accendere questo ferro da stiro e usarlo liberamente per tutti i tipi di tessuti.
Il suo design è piacevole e questo rappresenta un altro punto di forza non da poco perché siccome a casa nostra, nonostante i miei buoni propositi, i panni da stirare quasi si autogenerano, vi confesso che parcheggio il ferro da stiro sotto il tavolino della sala in modo che quando mi serve per stirare qualcosa al volo, riesco a recuperarlo velocemente. Se dovessi recuperarlo dalla sua scatola riposta nell’armadio so che nel frattempo, come minimo, il figlio n 1 mi potrebbe chiedermi un gioco riposto in alto, la figlia n 2 gli acquerelli e la figlia n 3 potrebbe essersi intanto chiusa un ditino dentro qualche cassetto…
Il tempo di riscaldamento richiesto da questo ferro è di soli due minuti e ogni minuto noi sappiamo quanto sia prezioso ; )

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4 pensieri su “Confessioni di una casalinga part-time

    • Grazie a te per essere arrivata qui : ) Benvenuta!!!
      Pian piano provo ad assaporare i mille gusti della quotidianità. Stirare a volte è un delirio se nel frattempo i bimbi richiedono la tua presenza, ma in brevi momenti di grazia che esistono mi piace riconnettermi al passato attraverso i ricordi legati ai vestiti, ricordi che legano generazioni.
      Un abbraccio grandissimo

    • Carmemia, tu mi regali sorrisi e con il tuo arrivo ufficiale nel blog mi fai uno splendido regalo di Natale.
      P.S. A volte stirare ci tocca, allora meglio sorridere e affondare in pensieri sognanti…

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