Inatteso clima di attesa

natale2013_01Fiù, regali impacchettati durante la notte della vigila con l’orecchio teso a sentire se si alzano piedini pronti a scoprire cosa è questo rumore…
I miei piani prevedevano l’operazione “impacchettamento” lunedì 23 dicembre, ma sono mamma di tre bimbi e si sa che durante i giorni festivi i malanni prendono un’impenna capace di superare ogni più catastrofica previsione.

Ogni giorno mi propongo di non fantasticare troppo, di non pormi programmi troppo ambiziosi, ma non ero riuscita a fermare i pensieri sul mio primo giorno di ferie che avevo immaginato così: alle prese con pacchettini e formine per biscotti natalizi. E invece, il 23 dicembre l’ho trascorso dalla pediatra con i figli n.1 e n.3 e il pomeriggio all’ospedale con il figlio n.1 che se aveva bisogno di un pomeriggio tutto per sè glielo avrei regalato con gioia non c’era bisogno di rimanere fermi per quattro ore in ospedale per assaporare chiacchiere magicamente non disturbate dagli interventi delle sorelle, abbracci all’infinito, letture e risate.
Lunedì mattina mentre facevamo colazione notammo che il viso di Leonardo era pieno di puntini e io gioii e tremai al pensiero che potesse essere morbillo. Dentro di me le due parti in perenne lotta si dicevano: “evviva, Leonardo avrà l’immunità permanente” e “il morbillo oggi non è più una malattia endemica e può avere molte complicanze”. A mettere a tacere queste due parti che incalzavano dentro di me bastò gettare di nuovo lo sguardo su mio figlio e notare il considerevole rigonfiamento sotto le orecchie, prendere il bugiardino dell’antibiotico che prendeva da 8 giorni e arrivare all’ipotesi della mononucleosi. Perché se si ha la mononucleosi e si assume amoxicillina il risultato è un corpo di rosso addobbato capace di far invidia al più bell’albero di Natale. E allora via dalla pediatra e poi al pronto soccorso per le analisi del sangue…

E così i nostri ambiziosissimi progetti di condire questi 17 giorni di vacanza con una giornata in montagna e una giornata in piscina dovranno trasformarsi in tombolate, partite ad asso piglia tutto, scopa, costruzioni, disegni, noia, stanchezza, liti tra fratelli, rasserenanti dormite.
E così con tutta la sua semplicissima realtà mammamari si ritrova qui a farvi l’augurio più BASIC e indispensabile che ci sia:
Auguro a voi tutti la salute dei vostri bimbi, perché il nostro cuore gioisce quando li vediamo stare bene, e poi vi auguro la forza di sostenere i momenti imprevisti che ci impongono di fermarci, toccare con mano e sentire nel cuore quali sono le priorità.
I miei più gioiosi Auguri a tutti voi,
Mammamari : )

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