Le prime relazioni del bambino

Le prime relazioni del bambino

La mia vacanza estiva è cominciata mettendo in valigia il nuovo libro di Lynne Murray “Le prime relazioni del bambino“, della casa editrice Cortina.
A mio avviso, sono piccoli, ma fondamentali, i dettagli che rendono un manuale di psicologia dello sviluppo una lettura che può essere realmente utile per le persone che vivono o che lavorano a stretto contatto con i bambini. Innanzitutto il punto di vista dell’autrice: Lynne Murray ha scritto questo libro partendo dall’idea che quello che i genitori fanno inconsapevolmente e spontaneamente è spesso volto a favorire lo sviluppo del bambino, pertanto la sensazione che questo libro lascia è proprio una maggiore fiducia: i genitori possono affidarsi maggiormente al loro intuito. È sufficiente fare insieme ai figli attività semplici, per stare bene con il proprio bambino e favorire il suo sviluppo. Continua a leggere

Regala un libro per Natale Seconda Edizione

Regala-libro-x-natale_bannerOggi vi racconto l’attività alla quale, insieme ad altre mamme, ho partecipato.

Da circa un anno seguo il blog mammamogliedonna di Federica Rossi che a partire dallo scorso anno ha organizzato un’iniziativa capace di tessere legami e  di seminare il piacere della lettura insieme ai figli. Regala un libro per Natale è un’iniziativa alla quale ho partecipato con infinita gioia e che mi ha lasciato una grande ricchezza. Federica, nel mese di Novembre, ha lanciato nel suo blog la proposta di aderire alla seconda edizione di questa iniziativa che mette al centro i bambini e l’attenzione che noi mamme possiamo dedicare alla scelta dei libri per bambini. Federica ha poi organizzato degli abbinamenti tra le mamme che hanno aderito all’iniziativa e che prima di Natale hanno provveduto a far recapitare in dono dei libri ai bambini della mamma alla quale sono state abbinate. L’abbinamento in generale è basato sul numero dei figli, io sono stata felicissima di essere stata abbinata a Daria, mamma di Alice, Elena e Lorenzo. Daria non è semplicemente una tris mamma, Daria è una donna che condivide nel suo blog le scelte consapevoli e “controcorrente” che compie nella gestione della sua quotidianità. Continua a leggere

Esperienza creativa per pomeriggi a colori

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Con fatica enorme, quasi infinita, ci stiamo addentrando in questo autunno, impigliati in routine che seguono un ritmo che mi ricorda quello di una macchina che procede a strattoni e che presto potrebbe fermarsi.

Pomeriggi in cui il tempo sfugge, veloce, perdendosi in preparativi di quello che serve per il giorno dopo, logorando la ricchezza del presente.

A questi pomeriggi sfuggenti, si alternano, però, pomeriggi che profumano di tisana e biscotti e che concedono a sei piccole e curiose manine di colorare e colorarsi. Pomeriggi in cui ci siamo solo Loro, io e il mondo che possiamo scegliere di dipingere, sfumare.

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Mammacheblog 2014

Ad una settimana di distanza dal Mammacheblog sento ancora sulla mia pelle i suoi effetti, mi nutro della carica energetica assorbita nei due giorni di “raduno” di mamme blogger.

Dalla giornata di formazione mi porto dietro una fantastica TO DO LIST di miglioramenti da apportare a questo basicissimo blog. La giornata di formazione mi ha messo vis à vis con le mie profonde lacune relative al mondo digitale, ma le persone che mi circondavano mi hanno dato la possibilità di credere che pian piano ce la posso fare, un passo alla volta, scambiando informazioni, condividendo saperi. Perchè la logica che adoro del mondo digitale è proprio quella che valorizza il potere della condivisione.
I workshop previsti per la prima giornata si sono succeduti con un ritmo serrato, ma noi mamme siamo, comunque, riuscite a ritagliarci tanti momenti per parlare, confrontarci, abbracciarci realmente. Durante la pausa caffè, l’attesa di un treno, ma anche durante le lezioni stesse, non siamo riuscite a stare in silenzio e abbiamo fatto tesoro di ogni attimo per continuare a tessere i fili della nostra rete.

La seconda giornata è stata un vero e proprio Social Family Day, quest’anno il sole ci ha fatto compagnia e così la gestione dei bambini è stata per me molto più leggera rispetto allo scorso anno, il prato ha potuto accogliere nudi piedini.
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Storia ben diversa da quella dello scorso anno quando mio marito ed io avevamo dovuto “trascinare” sotto la pioggia passeggino e figlio n.1, figlia n.2 e figlia n.3 (caso volle che proprio quel giorno il nostro figlio maggiore avesse un fortissimo dolore alle ginocchia che non gli permetteva di camminare!).

Condividere insieme a marito e figli questa giornata l’ha trasformata proprio in una festa e poter conoscere bimbi e mariti delle amiche blogger ha reso la giornata ancora più ricca.

Come speravo, ho potuto condividere questi giorni con Daniela e Ramona, ho poi conosciuto di persona Michela che per me, fino a quel momento, era “soltanto” l’autrice di quei pensieri forti, gridati e sinceri, che avevo letto nel suo blog be sweet be a mother.
In tutto questo fragore mi sono, però, persa Laura (l’autrice di Parola di Laura, non mia figlia) e anche, udite udite, Ester, in arte Konserufu mama, con la quale, per svariate ragioni che potrete scoprire curiosando nel suo blog, mi sento in grande sintonia in questa fase della mia vita, ma al Mammacheblog non l’ho incrociata : (
Ho già, quindi, pronta una lista di persone, pronta ad aumentare, che vorrei incontrare al Mammacheblog edizione 2015.
Menomale che, però sono riuscita a complimentarmi di persona con Barbara e Claudia, l’ “alta gamma” delle mamme blogger ; )

Festa della mamma

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Auguri Mamme!
Quante volte dopo la nascita dei nostri figli ci siamo sentite così? Come pezzetti di lego scomposti e sparpagliati. E poi, con tanta pazienza, abbiamo imparato ad amare le inedite forme che i nostri figli hanno dato alle nostre vite e… alle nostre case ; )

Confessioni di una casalinga part-time

mammamari_perfect_careLo confesso: trovo rilassante stirare, ma questo, purtroppo, non si traduce nel praticare quotidianamente quella che potrei anche considerare una piacevole attività.
Adoro togliere pieghe, sentire il profumo del bucato, prendermi cura di quello che indosseranno figli e marito e, soprattutto, lasciar fluire i pensieri su quegli abiti, sul tempo che scorre, sulle stoffe logore, sui nuovi colori. La mia mente corre al passato e fantastica sul futuro. Ho avuto sempre un debole per la biancheria e per le storie che si possono leggere nella trama dei tessuti. Ricordo le mie pause studio durante la trascorsa vita universitaria a Palermo. Aprivo la veranda della cucina, alzavo il naso all’insù e guardavo uno per uno i panni che la famiglia che abitava sopra di me aveva steso. Anche la loro era una famiglia di cinque persone…

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