Festa della mamma della mamma

Mi ritrovo a cantare, vecchissime canzoni, quelle che mia madre cantava e che oggi cantano i miei figli e in questo gesto scorgo che non sono le parole dei testi che lei cantava che per me hanno valore, ma il gesto, il fatto che cantasse.
Ed ecco che, automaticamente, insieme all’acqua della doccia cominciano a scorrere le immagini di mia madre:
La telefonata prima degli esami universitari per i suoi in bocca al lupo ai quali rispondevo con la mia incertezza che veniva contenuta dalla sua totale fiducia. Sapevo che questa sua certezza era dettata dall’amore materno, ma vi giuro che era così convincente da farmi credere nelle mie possibilità.
La capacità di accettare con rispetto le mie assenze telefoniche che si alternano alla ricerca quotidiana di un contatto.
La capacità di resistere e sorridere di fronte a muri che i suoi occhi sanno trasformare in granelli di sabbia che mischiati a gocce di lacrime danno vita a nuove forme.

credit photo Tempinsieme dedicato alle mamme

photo credits: Tempinsieme dedicato alle mamme

Mammacheblog 2014

Ad una settimana di distanza dal Mammacheblog sento ancora sulla mia pelle i suoi effetti, mi nutro della carica energetica assorbita nei due giorni di “raduno” di mamme blogger.

Dalla giornata di formazione mi porto dietro una fantastica TO DO LIST di miglioramenti da apportare a questo basicissimo blog. La giornata di formazione mi ha messo vis à vis con le mie profonde lacune relative al mondo digitale, ma le persone che mi circondavano mi hanno dato la possibilità di credere che pian piano ce la posso fare, un passo alla volta, scambiando informazioni, condividendo saperi. Perchè la logica che adoro del mondo digitale è proprio quella che valorizza il potere della condivisione.
I workshop previsti per la prima giornata si sono succeduti con un ritmo serrato, ma noi mamme siamo, comunque, riuscite a ritagliarci tanti momenti per parlare, confrontarci, abbracciarci realmente. Durante la pausa caffè, l’attesa di un treno, ma anche durante le lezioni stesse, non siamo riuscite a stare in silenzio e abbiamo fatto tesoro di ogni attimo per continuare a tessere i fili della nostra rete.

La seconda giornata è stata un vero e proprio Social Family Day, quest’anno il sole ci ha fatto compagnia e così la gestione dei bambini è stata per me molto più leggera rispetto allo scorso anno, il prato ha potuto accogliere nudi piedini.
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Storia ben diversa da quella dello scorso anno quando mio marito ed io avevamo dovuto “trascinare” sotto la pioggia passeggino e figlio n.1, figlia n.2 e figlia n.3 (caso volle che proprio quel giorno il nostro figlio maggiore avesse un fortissimo dolore alle ginocchia che non gli permetteva di camminare!).

Condividere insieme a marito e figli questa giornata l’ha trasformata proprio in una festa e poter conoscere bimbi e mariti delle amiche blogger ha reso la giornata ancora più ricca.

Come speravo, ho potuto condividere questi giorni con Daniela e Ramona, ho poi conosciuto di persona Michela che per me, fino a quel momento, era “soltanto” l’autrice di quei pensieri forti, gridati e sinceri, che avevo letto nel suo blog be sweet be a mother.
In tutto questo fragore mi sono, però, persa Laura (l’autrice di Parola di Laura, non mia figlia) e anche, udite udite, Ester, in arte Konserufu mama, con la quale, per svariate ragioni che potrete scoprire curiosando nel suo blog, mi sento in grande sintonia in questa fase della mia vita, ma al Mammacheblog non l’ho incrociata : (
Ho già, quindi, pronta una lista di persone, pronta ad aumentare, che vorrei incontrare al Mammacheblog edizione 2015.
Menomale che, però sono riuscita a complimentarmi di persona con Barbara e Claudia, l’ “alta gamma” delle mamme blogger ; )

Mammamari e i suoi primi passi

Prendi una mamma che compie i primi passi nel mondo dei blog, aggiungi una grande voglia di mettersi in gioco, un pizzico di incoscienza, dalle un microfono e 3 minuti (senza possibilità di un secondo ciak!) per presentare la propria creatura 2.0 e guarda cosa ne viene fuori.

Nel giorno del mio trentasettesimo compleanno mi sento pronta per donarvi questa presentazione registrata nel Maggio 2013 in occasione dello scorso Social Family Day organizzato da Mammacheblog.

Carnevale formato famiglia

Alle nostre spalle abbiamo appena lasciato due weekend carnevaleschi. Questi tempi lombardi, inusualmente dilatati per l’occasione, mi permettono di gustare a pieno questa festa per viverla nella versione prove generali (partecipando alla sfilata del nostro paesello la domenica pomeriggio) e nella versione festa finale (il sabato della settimana successiva a Varese).

Il mio amore per il Carnevale ha origini “antiche”, da bambina amavo partecipare alle sfilate del mio paesino e con grande curiosità aspettavo di vedere come si sarebbero trasformati i personaggi del mio paese…

Poi c’è stata la fase pause degli anni universitari, in cui mi accorgevo che era Carnevale soltanto dei bambini mascherati incontrati per via.

Il desiderio di travestirmi, festeggiare, ballare era, però, sempre in agguato e ha trovato terreno fertile in mio marito e mio figlio e si è tradotto nel 2012 nel nostro primo Carnevale in formato famiglia nel quale è bastato prendere sul serio il desiderio di nostro figlio di trasformarci in Famiglia Incredible. Insieme a noi si è travestita una dolcissima bambina, compagna di giochi di mio figlio, che ha ricoperto il ruolo di Violetta e la trasformazione è avvenuta: incredible_con_logo Con gioia abbiamo festeggiato il nostro Carnevale e questo proiettarci in una famiglia di cinque persone ha fatto si che proprio nove mesi dopo in cinque ci siamo ritrovati per davvero ; ) Continua a leggere

Il solito proposito? Quello che quest’anno riuscirò a realizzare (sul serio! o forse)

2014

E io che pensavo di averla scampata…
Devo ammettere che ero mooolto tentata dallo scrivere un post dal sapore fresco e frizzante che caratterizza ogni inizio, ma questa volta i primi giorni di gennaio sono stati per me turbinosi. Malanni dei bambini secondo un serrato ritmo da perfetta staffetta a tre, incredulità di fronte a un anno tutto da cominciare, stasi dei pensieri o meglio, umore non abbastanza alto da invogliarmi a scrivere.
Poi, però, insieme alla befana sono arrivati i temi proposti per il nostro immancabile appuntamento con la staffetta di blog in blog. Questo mese la scelta è stata dura: con un solo voto di distacco è stato scelto questo tema sui propositi per il 2014 e io devo ammettere che avevo, invece, votato per il tema che mi avrebbe permesso di volgere uno sguardo all’indietro per offrirvi in 5 punti il mio 2013.
Sarà che la mia è una coazione a ripetere che mi porta a votare per chi non sarà eletto? ; )
O, semplicemente, il mio voto rifletteva la difficoltà di affrontare un anno pari senza la pancia ripiena di meraviglie come lo è stato nel 2008, 2010, 2012?
In questi giorni mi sono a lungo domandata a cosa potesse essere riconducibile la mia attuale resistenza di fronte allo slancio che ogni nuovo anno porta con sé, mi sono interrogata su quali potrebbero essere i miei propositi per questo nuovo anno e mi sono ritrovata a pensare che questo anno mi toccherà, pian piano, fare i conti con me stessa, con i miei limiti.
La potenza generativa della gravidanza, la meravigliosa fatica del parto, l’apertura totale alla vita non saranno, molto probabilmente, gli ingredienti del 2014.

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Inatteso clima di attesa

natale2013_01Fiù, regali impacchettati durante la notte della vigila con l’orecchio teso a sentire se si alzano piedini pronti a scoprire cosa è questo rumore…
I miei piani prevedevano l’operazione “impacchettamento” lunedì 23 dicembre, ma sono mamma di tre bimbi e si sa che durante i giorni festivi i malanni prendono un’impenna capace di superare ogni più catastrofica previsione. Continua a leggere

Momenti di grazia

E poi ci sono momenti come questi, di una grazia infinita.
Momenti che riempiono il cuore, ripagano delle mille fatiche e ricaricano per sempre.

Oggi è un giorno speciale, con gli splendori grande, medio e piccolo siamo in volo per sancire e festeggiare il legame fraterno. Mia sorella compie oggi 40 anni e abbiamo infinite ragioni per festeggiare e ringraziare il Signore, o chi per Lui, che ci ha donato tutto questo.

Tante cose vengono spesso rimandate, ma questa volta no, ho ascoltato il mio cuore.
Un paio di anni fa avevamo attraversato un triste periodo pieno di paure e incertezze, nel quale ho sentito come l’amore che mi lega alle mie sorelle possa essere lacerante se il loro benessere vacilla. Così mi ripetevo, tutto andrà bene e quando S. festeggerà i suoi 40 anni io sarò lì con lei.
Complice la legge italiana che prevede 180 giorni di astensione facoltativa dopo la nascita di un figlio, ho presentato al lavoro la richiesta per ricaricarmi assentarmi e via, pronti a tessere e infittire legami sotto un sole che scalda l’anima.

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Il mio ferragosto tra realtà e desiderio

20130814-013322.jpgIrresistibile appuntamento questa estiva staffetta di blog in blog che cade proprio di ferragosto.
Come raccontavo qui amo i giorni che segnano un passaggio (compreso il giorno delle mie pulizie casalinghe nel quale amo pensare che dopo quel giorno la casa potrà prendere una nuova direzione senza cadere ancora una volta, inesorabilmente, nel vortice del disordine fagocitante).
E così, oggi che è ferragosto voglio festeggiare questa estate che si conclude.

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