Mammamari e i suoi primi passi

Prendi una mamma che compie i primi passi nel mondo dei blog, aggiungi una grande voglia di mettersi in gioco, un pizzico di incoscienza, dalle un microfono e 3 minuti (senza possibilità di un secondo ciak!) per presentare la propria creatura 2.0 e guarda cosa ne viene fuori.

Nel giorno del mio trentasettesimo compleanno mi sento pronta per donarvi questa presentazione registrata nel Maggio 2013 in occasione dello scorso Social Family Day organizzato da Mammacheblog.

15 Novembre 2012 DPP

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Un anno fa era la Data Presunta del Parto di Laura. Un salto indietro e mi rivedo, di nuovo qui, seduta al tavolo di questa stessa cucina, la tovaglia un po’ meno lisa, una sedia Stokke in meno, e la pancia… una tondissima pancia che conteneva una figlia che non immaginavo…

In quei giorni mia madre si era appena trasferita a casa nostra per un paio di settimane in modo da poterci dare una mano in vista del parto che si avvicinava. Dolce presenza per i miei figli che mi ha consentito di chiudermi in un vortice inarrestabile di letture che mi hanno aiutata a sentire che per il mio parto potevo scegliere, che la nascita della nostra terza figlia era un dono da preservare.

E siccome amo ringraziare, ripercorro a ritroso la strada dei link sui quali mi ero soffermata per condividere adesso con voi le letture pre-parto che hanno segnato questa sorta di mio “ritiro spirituale”.

keep calm and give birth della doula mammerri scoperta in rete attraverso virtuose connessioni. In questo post mammerri fa un elogio del tempo, della lentezza, elementi che hanno caratterizzato i miei parti.

Nella sezione video del blog di Laura Vernaschi mi soffermai, invece, su questo trailer del film documentario “Il primo respiro” che getta un’ampia luce su come si nasce nel mondo perchè “In ogni angolo della terra, in tutte le culture, c’è un momento unico ed universale: la Nascita.” Quante volte ho visto e rivisto questo trailer, immagini di pance che rimandano un’idea di sacralità… Donne diverse, donne capaci di generare nuova vita.

Poi questo video dall’aspetto un pò “peace and love” mi ha riempito il cuore per il numero “appena sufficiente” di bambini presenti e per il sorriso delle donne che partorivano.

E infine vi segnalo questo imperdibile estratto dello spettacolo teatrale di e con Giuliana Musso. Un anno fa ridevo e piangevo di fronte a questo video, lacrime di paura per quello che sarebbe potuto succedere, lacrime di rabbia per le modalità ospedaliere spesso invadenti e poco rispettose verso la nascita. Episiotomia, lettino, manovra di kristeller, aspirazione del neonato, secondamento, scovolamento e sutura, erano già stati gli ingredienti del mio primo parto, un parto che era stato indotto, un parto avvenuto con un gran febbrone per via di un’infezione contratta in ospedale, un parto che avevo comunque scelto di portare avanti con fiducia affinché non si trasformasse in cesareo come il primario suggeriva.

I libri che mi hanno aiutata per il parto della mia terza figlia sono, invece, stati: “Venire al mondo e dare alla luce” di Verena Schmid, libro prelevato dalla biblioteca di un posto magico che frequento qui a Castiglione Olona e “In nome della madre” di Erri de Luca, libro ricevuto in dono, qualche giorno prima del mio parto, dalle donne del cerchio magico del Tempinsieme. Considero questo due libri miracolosi, capaci di far sentire le donne veramente capaci di partorire. Il mio è stato un perdermi tra queste e altre letture per poi scegliere la mia strada, chiedere cosa desideravo per il mio parto.

Due cose ho “osato” chiedere in quella che due giorni dopo è stata la notte del travaglio:

– ho chiesto all’ostetrica se poteva per un po’ lasciarmi sola insieme a mio marito. Avevo voglia di tranquillità, buio, calma.

– ho chiesto che il taglio del cordone avvenisse per mano del padre e solo dopo il secondamento. Richiesta, quest’ultima, considerata bizzarra nella struttura ospedaliera nella quale ho partorito, ma che per me era il minimo che potessi fare per rendere dolce la nascita di mia figlia e avere un secondamento spontaneo e con minore rischio di emorragie. Piccolissime richieste che aprono la strada ad un IMMAGINARIO quarto parto in casa con nascita lotus ; )

Per ora abbiamo soltanto tre figli…

“Per ora abbiamo soltanto tre figli” ecco come vorrei rispondere agli occhi di chi mi incontra per la strada con i miei tre bambini e dopo averli contati uno per uno mi dice “Ma lei ha tre figli???”
Già, da quando l’anno scorso il mio terzo pancione ha iniziato a fare capolino mi è toccato sentire un elenco infinito di frasi come:

“Ma come farà?”
“Ma avete qualcuno che vi aiuta?”
“Tutti così vicini…”
“Avete la televisione? Vi devo regalare un abbonamento a Sky”

E dopo la terza nascita:
“Adesso, però, basta! Vi fermate.”

Frasi che mi hanno fatto molto riflettere sulla mia incapacità di rispondere, sui miei lunghissimi tempi di reazione verbali. La mia risposta, infatti, si limitava a occhi sgranati, incapaci di comprendere queste frasi dette a una madre che ha sognato per anni una famiglia numerosa (5 figli erano il mio sogno) e che quando ha saputo della sua terza gravidanza ha gioito e provato un senso di gratitudine immensa.

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