Le prime relazioni del bambino

Le prime relazioni del bambino

La mia vacanza estiva è cominciata mettendo in valigia il nuovo libro di Lynne Murray “Le prime relazioni del bambino“, della casa editrice Cortina.
A mio avviso, sono piccoli, ma fondamentali, i dettagli che rendono un manuale di psicologia dello sviluppo una lettura che può essere realmente utile per le persone che vivono o che lavorano a stretto contatto con i bambini. Innanzitutto il punto di vista dell’autrice: Lynne Murray ha scritto questo libro partendo dall’idea che quello che i genitori fanno inconsapevolmente e spontaneamente è spesso volto a favorire lo sviluppo del bambino, pertanto la sensazione che questo libro lascia è proprio una maggiore fiducia: i genitori possono affidarsi maggiormente al loro intuito. È sufficiente fare insieme ai figli attività semplici, per stare bene con il proprio bambino e favorire il suo sviluppo. Continua a leggere

Verso il 2015

Sento profumo di festa, di cenone improvvisato, di rassicuranti presenze dei soliti amici, di giochi di bimbi, di conto alla rovescia.

In questa mattina di fine anno coltivo lo spazio per i buoni propositi. Ecco, quindi, il mio elenco puntato. Il primo punto è esilarante, vi avverto, ma io ho bisogno di pormelo come riferimento.

1. Rullo di tamburi…. Seguire i baby step del programma flylady Italia ed il planning giornaliero delle pulizie.
Se poi scopro che i miei già trascorsi tentativi di seguirlo sono stati alla base della mia latitanza dal blog, lo abbandonerò per sempre.

2. Respirare l’aria nuova e di cambiamento che ti fa apparire tutto possibile.

3. Continuare a godere di quel momento di pace e di gioia che provo ogni mattina quando vado al lavoro: c’è un pezzetto di strada lungo la quale, guidando, riesco a vedere tantissimo cielo. In passato mi commuovevo e gioivo in quei rari giorni in cui il cielo era terso e luminoso, giorno dopo giorno ho imparato ad amare anche la nebbia, la pioggia e il cielo azzurro sporco. È questo il mio momento di pace in cui percepisco un nuovo possibile inizio, nelle mie orecchie radio Capital, nella mia mente le immagini della mattina, più o meno concitata, di risvegli di bimbi, colazioni e passeggiate/corse per accompagnarli a scuola.
Questa sensazione di gioia diventa ancora più intensa, quando il sabato porto con me l’immagine dei loro lenti risvegli e il confortante pensiero che loro trascorreranno tutta la mattina con il papà ritrovato dopo una settimana di lavoro.

4. Condividere con voi quelle letture che continuano a ritornarmi alla mente in diversi momenti della giornata e che cominciano a tessere legami con i miei pensieri. In questi ultimi giorni ho sentito più volte il bisogno di far riaffiorare le immagini e le parole di un post della mia amica di rete Fioly, che io amo chiamare Favoly.
In questo post lei racconta del viaggio in Marocco con la persona che lei ama chiamare il suo fidanzato, ed i loro due figli Lemuele ed Eliandro.
Il racconto che lei fa del loro viaggio mi ha toccato l’anima per il profondo rispetto verso le persone che hanno incontrato, per la sua ragionevole paura di fronte al malessere del figlio in terra “straniera”, per la loro capacità di lasciarsi modificare dall’incontro con l’altro. Il suo post lo sottotitolerei l’arte di allevare figli.
Mi cibo di questo racconto perché trasmette il senso del viaggio “il mondo è pieno di strade da vedere e la diversità è ciò che lo rende una complicata meraviglia”.

5. Incontrare entro il 2015 Fioly.
A volte mi capita di fare pensieri funesti, pensieri che mi lasciano la certezza di non essere padrona del domani, pensieri che mi fanno galoppare con la fantasia su quanto io desidero fortemente.

Buon 2015!

Natale 2014

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I miei pensieri augurali a chi passerà da qui per dare uno sguardo, per prendere una boccata, per cercare…
Ecco i pezzettini della nostra vigilia: cena variopinta di riso giallo (alla milanese), pesce e torte salate; promesse realizzate di giochi insieme ai propri figli; profumo e risate di nonni con bambini.
E poi oggi il Natale comincia con una lenta colazione accompagnata dall’inverosimile sonno dei bimbi.
Sento il mio cuore battere veloce, speranzoso di riuscire a gestire le emozioni del figlio n.1 di fronte alla sorpresa della letterina di Natale in parte disattesa. Leonardo, guidato dagli spot, aveva scelto tablet per bambini, Furbit, Eunuco, base delle tartarughe Ninja.
Babbo Natale ha, invece, scelto, con gli occhi del cuore.
Intanto i figli si sono svegliati e si chiamano a vicenda, corro ad assistere a questa prima.
Buon Natale!

 

Festa della mamma

caosquotidia
Auguri Mamme!
Quante volte dopo la nascita dei nostri figli ci siamo sentite così? Come pezzetti di lego scomposti e sparpagliati. E poi, con tanta pazienza, abbiamo imparato ad amare le inedite forme che i nostri figli hanno dato alle nostre vite e… alle nostre case ; )

Mammamari e i suoi primi passi

Prendi una mamma che compie i primi passi nel mondo dei blog, aggiungi una grande voglia di mettersi in gioco, un pizzico di incoscienza, dalle un microfono e 3 minuti (senza possibilità di un secondo ciak!) per presentare la propria creatura 2.0 e guarda cosa ne viene fuori.

Nel giorno del mio trentasettesimo compleanno mi sento pronta per donarvi questa presentazione registrata nel Maggio 2013 in occasione dello scorso Social Family Day organizzato da Mammacheblog.

Il solito proposito? Quello che quest’anno riuscirò a realizzare (sul serio! o forse)

2014

E io che pensavo di averla scampata…
Devo ammettere che ero mooolto tentata dallo scrivere un post dal sapore fresco e frizzante che caratterizza ogni inizio, ma questa volta i primi giorni di gennaio sono stati per me turbinosi. Malanni dei bambini secondo un serrato ritmo da perfetta staffetta a tre, incredulità di fronte a un anno tutto da cominciare, stasi dei pensieri o meglio, umore non abbastanza alto da invogliarmi a scrivere.
Poi, però, insieme alla befana sono arrivati i temi proposti per il nostro immancabile appuntamento con la staffetta di blog in blog. Questo mese la scelta è stata dura: con un solo voto di distacco è stato scelto questo tema sui propositi per il 2014 e io devo ammettere che avevo, invece, votato per il tema che mi avrebbe permesso di volgere uno sguardo all’indietro per offrirvi in 5 punti il mio 2013.
Sarà che la mia è una coazione a ripetere che mi porta a votare per chi non sarà eletto? ; )
O, semplicemente, il mio voto rifletteva la difficoltà di affrontare un anno pari senza la pancia ripiena di meraviglie come lo è stato nel 2008, 2010, 2012?
In questi giorni mi sono a lungo domandata a cosa potesse essere riconducibile la mia attuale resistenza di fronte allo slancio che ogni nuovo anno porta con sé, mi sono interrogata su quali potrebbero essere i miei propositi per questo nuovo anno e mi sono ritrovata a pensare che questo anno mi toccherà, pian piano, fare i conti con me stessa, con i miei limiti.
La potenza generativa della gravidanza, la meravigliosa fatica del parto, l’apertura totale alla vita non saranno, molto probabilmente, gli ingredienti del 2014.

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23 maggio, per non dimenticare

Ero in cucina, mia madre mi diede la notizia, avevo 15 anni e quel pomeriggio stavo partecipando ad una caccia al tesoro. Ero entrata a casa per recuperare non so che cosa, e mia madre mi disse dell’attentato.
Lentamente quanto era accaduto mi ha segnata, ho vissuto questa morte con nelle orecchie e negli occhi le immagini di chi ha saputo gridare la propria indignazione, la capacità di dire no, di credere che le cose possono cambiare.
E poi è stato ucciso Paolo Borsellino.

” Le vostre idee camminano sulle nostre gambe”

È quello che mi sono ripetuta, che ho voluto credere, che ho sentito allora, in una Palermo unita, ribellata, capace di tirare fuori il meglio di sé, opponendosi a quanto aveva subito.
Onestà, nel proprio animo, nel proprio piccolo che diventa infinito, nel rapporto con chi ci circonda.

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