Madri leonesse (a tratti).

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Il weekend è trascorso con figlio n 1 e figlia n 2 in giro al Muba con papà Lucky e con mammamari e figlia n 3 intrecciate in un weekend di full immersion di coccole, intervallato da un tentativo di cambio di stagione (adesso un figlio su tre ha nell’armadio i vestiti adeguati alla stagione).

I presagi del weekend erano stati, invece, terribili: la settimana volgeva al termine e secondo la nota legge che ogni famiglia con figli conosce e rispetta, il raffreddore di Laura cominciava a peggiorare, tosse più frequente, respiro rumoroso… Continua a leggere

Papà Lucky

Lo chiamiamo papà Lucky, e ogni giorno i miei bimbi ed io assaporiamo la grande fortuna che abbiamo abbracciato condividendo con lui la nostra vita.

Oggi è stata la festa del papà, la giornata era cominciata con i migliori propositi: Irene aveva affrontato la sua reticenza ad andare a scuola pur di recuperare il regalo che aveva preparato per la festa. Il mio desiderio era quello di preparare una crostata a forma di cuore, ma ho poi ripiegato su una torta acquistata che abbiamo condiviso con il nonno, ed allora ha acquistato lo stesso un valore speciale.

La canzone che avevo preparato con i bimbi è andata in scena senza sottofondo musicale, nell’emozione del momento non sono riuscita a recuperare il file ; )

Questa sera i nostri figli hanno poi messo a durissima prova la nostra pazienza in variegati modi, insomma è stata una festa del papà un pò sgarrupata, ma per tutta la giornata mi sono frullate in testa alcune delle meraviglie che papà Lucky è riuscito sino ad oggi a compiere nel suo ruolo di padre:

1.Grazie per la sconfinata fiducia con la quale hai vissuto le mia gravidanze;

2.Grazie per la tua delicata presenza durante la nascita dei nostri figli;

3.Grazie per le mani sicure e calme con le quali prepari i bambini prima di andare a scuola senza trasmettere loro l’ansia del ritardo;

4.Grazie per aver insegnato loro ad andare in bicicletta;

5.Grazie per avermi detto al telefono che era tutto a posto quando per la prima volta ti avevo lasciato Irene da allattare con il biberon e lei aveva del tutto rifiutato quello strano aggeggio;

6. Grazie per non aver fatto una piega tutte quelle sere che sei tornato a casa e hai trovato un disordine che io stessa fatico a tollerare;

7.Grazie per la tua comprensione quando scopri che il “menù” che propongo non sempre rispetta la tua scelta vegetariana;

8. Grazie perchè quando entri in casa sei lì con noi, presente, non solo con il corpo, ma con il cuore;

9.Grazie per non avermi mai chiesto di fare l’amniocentesi;

10.Grazie perchè quel giorno in cui ti ho chiesto di comprare il test per capire se aspettavamo il quarto figlio tu hai portato a casa anche i cornetti per poter festeggiare il mattino dopo.

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Mammamari e i suoi primi passi

Prendi una mamma che compie i primi passi nel mondo dei blog, aggiungi una grande voglia di mettersi in gioco, un pizzico di incoscienza, dalle un microfono e 3 minuti (senza possibilità di un secondo ciak!) per presentare la propria creatura 2.0 e guarda cosa ne viene fuori.

Nel giorno del mio trentasettesimo compleanno mi sento pronta per donarvi questa presentazione registrata nel Maggio 2013 in occasione dello scorso Social Family Day organizzato da Mammacheblog.

Carnevale formato famiglia

Alle nostre spalle abbiamo appena lasciato due weekend carnevaleschi. Questi tempi lombardi, inusualmente dilatati per l’occasione, mi permettono di gustare a pieno questa festa per viverla nella versione prove generali (partecipando alla sfilata del nostro paesello la domenica pomeriggio) e nella versione festa finale (il sabato della settimana successiva a Varese).

Il mio amore per il Carnevale ha origini “antiche”, da bambina amavo partecipare alle sfilate del mio paesino e con grande curiosità aspettavo di vedere come si sarebbero trasformati i personaggi del mio paese…

Poi c’è stata la fase pause degli anni universitari, in cui mi accorgevo che era Carnevale soltanto dei bambini mascherati incontrati per via.

Il desiderio di travestirmi, festeggiare, ballare era, però, sempre in agguato e ha trovato terreno fertile in mio marito e mio figlio e si è tradotto nel 2012 nel nostro primo Carnevale in formato famiglia nel quale è bastato prendere sul serio il desiderio di nostro figlio di trasformarci in Famiglia Incredible. Insieme a noi si è travestita una dolcissima bambina, compagna di giochi di mio figlio, che ha ricoperto il ruolo di Violetta e la trasformazione è avvenuta: incredible_con_logo Con gioia abbiamo festeggiato il nostro Carnevale e questo proiettarci in una famiglia di cinque persone ha fatto si che proprio nove mesi dopo in cinque ci siamo ritrovati per davvero ; ) Continua a leggere

Ai tempi di Sanremo


Appuntamento che si ripete, anno dopo anno, portando la sua brava dose di prevedibilità, rassicurazione. Sanremo come certezza, puntuale ricorrenza che lascia la libertà di partecipare o contestare, dispensare elogi, critiche, indifferenza.
Il Festival di Sanremo accende in me ricordi: ai tempi del liceo coincideva con la chiusura del primo quadrimestre, periodo in cui trascorrevo la notte a studiare, concedendomi soltanto qualche breve frammento di canzoni. Il ricordo vivido di Sanremo è l’immagine di mia madre che mi sveglia la domenica mattina annunciandomi i vincitori.
Il sabato sera di solito uscivo e una volta rientrata a casa lanciavo una veloce e distratta occhiata alla trasmissione che mia madre seguiva e nelle settimane successive mi limitavo a subire il bombardato di ritornelli che ogni Sanremo lasciava dietro di sé, come coriandoli alla fine di una sfilata.
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Vita online e Vita offline

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Questa volta con la consueta staffetta di blog in blog che mette in rete e in relazione diverse idee su uno specifico argomento scelto di mese in mese ci siamo date un tema tosto:

Vita online e vita reale. Rette parallele, convergenti, divergenti?

E forse più del solito potrò rimanere incantata dalle letture diverse che ognuno di noi potrà offrire sul tema.

Lasciando fermentare queste parole nella mia mente, mi sono ritrovata a sintetizzarle in vita online e vita offline, non vedo rette parallele o divergenti.

Il punto di convergenza lo vedo come un auspicio e lo immagino come un possibile momento nel quale la maggior parte del mio tempo offline avrà il sapore di quegli attimi che scelgo di narrare e i miei pensieri raggiungeranno la lievità che a volte soltanto di notte assumono quando si muovono liberamente nel silenzio seguendo il suono delle dita sui tasti.

Pezzettini della mia vita stanno dando forma a un blog, la possibilità di narrare frammenti di vita mi permette di non rimanere travolta dal vorticoso susseguirsi della quotidianità. L’idea di poter narrare mi aiuta a pormi in una diversa prospettiva, la modalità online mi dona benefici e sogno di poter ricambiare, attraverso la condivisione in rete, mettendo a disposizione un angolo nel quale sostare per poter osservare la vita da un altro punto di vista e poi tornare alla gestione della quotidianità con rinnovata energia e nuove idee.

Da quando ho scelto di dedicare parte del mio tempo a questo blog guardo con occhi diversi la fatica dell’essere mamma, riesco a sorridere di fronte a pavimenti imbrattati di cibo, figli bagnati di pioggia che per completare l’opera si lanciano dentro una pozzanghera, quintali di sonno imputabili al meraviglioso tetris notturno. Continua a leggere

Vortici

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Pensare, desiderio infinito di fermarsi, di scrivere e ritrovarsi a distanza di settimane dall’ultimo post pubblicato in uno di quei rari momenti di grazia in cui si sente lo scorrere del tempo.
Adesso rimando la mia doccia notturna di qualche minuto (si sa che le mamme devono inventarsi il momento “giusto” per riuscire a iniziare e terminare la doccia), sperando fortemente che il primo risveglio notturno di Laura sia quanto più avanti possibile da permettermi di asciugare tutti i capelli, e magari passarci su anche la piastra, mentre sogno di poter infine completare l’opera con una passata di smalto sulle unghie ; ) Sparo in alto questa notte, così in alto da concedermi il lusso di fermarmi, ritrovare il mio spazio in questo blog, condividendo le immagini di Iole e delle sue performance.
E si, dopo aver messo a letto i bimbi, ed essermi a mia volta addormentata, riesco ad alzarmi, (grazie ai perseveranti tentativi di Super Lucky di sottrarmi al mondo dei sogni) per dedicarmi alla cura di Iole, la pasta madre che vive nella nostra casa da quasi un anno, pasta madre che aspetta paziente nel frigo il giorno giusto in cui con calma provo a dedicarmi a lei e a usarla per l’immancabile appuntamento settimanale con i Pancake.

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Ascoltare lo scorrere del tempo

HOMI_MILANO(2)Mi sembra incredibile, mi trovo sul treno, niente figli tra le mani, io in compagnia di me stessa.
Oggi è una giornata un po’ speciale, di quelle in cui senti lo scorrere del tempo senza esserne ingoiata.
Insieme a super papà Lucky abbiamo sistemato i figli n.1 e n. 2, la figlia n. 3 (come ogni mercoledì) si è gustata il calore del piumone, e poi mammamari ha preso un’altra strada. Continua a leggere

Il solito proposito? Quello che quest’anno riuscirò a realizzare (sul serio! o forse)

2014

E io che pensavo di averla scampata…
Devo ammettere che ero mooolto tentata dallo scrivere un post dal sapore fresco e frizzante che caratterizza ogni inizio, ma questa volta i primi giorni di gennaio sono stati per me turbinosi. Malanni dei bambini secondo un serrato ritmo da perfetta staffetta a tre, incredulità di fronte a un anno tutto da cominciare, stasi dei pensieri o meglio, umore non abbastanza alto da invogliarmi a scrivere.
Poi, però, insieme alla befana sono arrivati i temi proposti per il nostro immancabile appuntamento con la staffetta di blog in blog. Questo mese la scelta è stata dura: con un solo voto di distacco è stato scelto questo tema sui propositi per il 2014 e io devo ammettere che avevo, invece, votato per il tema che mi avrebbe permesso di volgere uno sguardo all’indietro per offrirvi in 5 punti il mio 2013.
Sarà che la mia è una coazione a ripetere che mi porta a votare per chi non sarà eletto? ; )
O, semplicemente, il mio voto rifletteva la difficoltà di affrontare un anno pari senza la pancia ripiena di meraviglie come lo è stato nel 2008, 2010, 2012?
In questi giorni mi sono a lungo domandata a cosa potesse essere riconducibile la mia attuale resistenza di fronte allo slancio che ogni nuovo anno porta con sé, mi sono interrogata su quali potrebbero essere i miei propositi per questo nuovo anno e mi sono ritrovata a pensare che questo anno mi toccherà, pian piano, fare i conti con me stessa, con i miei limiti.
La potenza generativa della gravidanza, la meravigliosa fatica del parto, l’apertura totale alla vita non saranno, molto probabilmente, gli ingredienti del 2014.

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Inatteso clima di attesa

natale2013_01Fiù, regali impacchettati durante la notte della vigila con l’orecchio teso a sentire se si alzano piedini pronti a scoprire cosa è questo rumore…
I miei piani prevedevano l’operazione “impacchettamento” lunedì 23 dicembre, ma sono mamma di tre bimbi e si sa che durante i giorni festivi i malanni prendono un’impenna capace di superare ogni più catastrofica previsione. Continua a leggere